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BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE 2023 (75%)

18-07-2023 18:00

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BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE 2023 (75%)

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE 2023 (75%)In una giungla di offerte e pubblicità ingannevoli facciamo un po’ di chiarezza.

In una giungla di offerte e pubblicità ingannevoli facciamo un po’ di chiarezza.

 

Il bonus barriere architettoniche consiste in una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di ostacoli fisici in edifici già esistenti che impediscono la libertà di movimento, specialmente alle persone affette da disabilità motoria.

Valido per lavori effettuati da privati cittadini, enti pubblici e privati, imprese, esercenti arti e professioni, il bonus barriere architettoniche viene concesso anche per l’istallazione degli impianti di automazione (come ascensori o montascale) che servono ad eliminare i limiti per chi ha problemi deambulatori. Sono previsti però dei massimi di spesa a seconda del tipo di edifici interessati dall’intervento, fino a un tetto di 50.000 euro.

 

I REQUISITI

 

L'unico requisito richiesto è che gli interventi rispettino quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 che definisce:

  • criteri generali di progettazione; 
  • criteri di progettazione per l'accessibilità 
  • criteri di progettazione per la adattabilità; 
  • specifiche funzionali e dimensionali (ad esempio altezza parapetto, lunghezza di una rampa, altezza maniglie, spazi di manovra con sedia a ruote,...); 
  • soluzioni tecniche conformi; 
  • elaborati tecnici; 
  • verifiche. 

 

In questi punti sono specificate alcune delle opere da eseguirsi per accedere al bonus 75% rifacendo il BAGNO,: 

  • Pavimento con materiale antiscivolo 
  • Installazione di un piatto a filo pavimento 
  • All’interno della doccia deve essere presente un sedile a ribalta e un doccia a telefono 
  • Sanitari a norma per l’accessibilità delle persone disabili (quindi posizionati ad un’altezza tra i 46 /50 cm. da terra) 
  • Lavabo ad un’altezza di 80 cm. senza semicolonna con sifone a vista per accesso agevole con una carrozzina 
  • Porta di accesso di ogni unità immobiliare deve avere una luce netta di almeno 80 cm, mentre per quelle interne deve essere di almeno 75 cm. L’altezza delle maniglie deve essere compresa tra 85 e 95 cm (consigliata 90 cm)
  • Tutte le restanti prescrizioni tecniche presenti nel decreto citato precedentemente 
  • Realizzazione di una pratica edilizia con specifiche tecniche ed elaborati per la movimentazione di una carrozzina 

Quì la normativa completa del Decreto Ministeriale dei Lavori Pubblici, 14 giugno 1989, n.236 nello specifico AL PUNTO 4.1.6. E 8.1.6 dove puoi verificare tutte le norme di adeguamento per poter usufruire della detrazione del 75% 

 

E come per tutte le detrazioni fiscali che accedono alle opzioni alternative, ai sensi delle norme anti-frode, è richiesto che il contribuente si doti:

  • del visto di conformità che attesta la sussistenza dei requisiti di accesso alla detrazione fiscale; 
  • l'asseverazione di congruità delle spese sostenute rilasciata da un tecnico. 


 

PER FARLA BREVE…

 

- Posso avere uno sconto del 75% per sostituire solo la vasca con una doccia a filo pavimento?

- NO.

 

Ci dispiace, è brutto sentirselo dire, e lo sappiamo che in molti lo pubblicizzano, ma ricorda che in tanti hanno anche cercato di vendere il Colosseo ai turisti stranieri…

Noi preferiamo esssere MOLTO chiari a riguardo.

La legge è facilmente consultabile da tutti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come anche le risposte già date su questa materia da parte di ADE.

No alla detrazione se si cambiano solo i sanitari e quelli nuovi non sono a norma.

 

No alla maxi detrazione per gli interventi “parziali”, ossia alla semplice sostituzione dei vecchi sanitari con altri più adatti alle proprie esigenze, se non sono a norma. Per questo valgono le regole dettate da tempo.

Agenzia delle Entrate circolare 3/2016 : “non è agevolabile come intervento diretto all’eliminazione delle barriere architettoniche l’intervento di sostituzione della vasca da bagno con altra vasca con sportello apribile o con box doccia perché anche se in grado di ridurre, almeno in parte, gli ostacoli fisici fonti di disagio per la mobilità di chiunque e di migliorare la sicura utilizzazione delle attrezzature sanitarie, gli interventi che non presentano le caratteristiche tecniche previste dalla legge relativa, non possono essere qualificati come tali e, pertanto, non sono agevolabili

- Posso avere un bagno con un bellissimo mobile porta lavabo, colonna idromassaggio, sanitari che voglio io, pagando solo il 25% del suo valore? 

- NO.

 

Anche in questo caso dobbiamo purtroppo frenare i sogni di molti Clienti, al Bonus si può accedere MA il bagno deve avere i REQUISITI di cui sopra, e sarà compito dei ns. progettisti studiare l’accessibilità e la fattibilità prima di tutto.

Perciò chi propone il rifacimento del bagno con uno sconto in fattura del 75% e la cessione del credito omette di dire alcune “cosette” che sicuramente verranno fuori al momento dei pagamenti e a contratto aimè firmato. Non è un caso che la maggior parte delle pubblicità vicino alla fantastica e gigantesca scritta “SCONTO DEL 75%” hanno sempre un piccolo asterisco che nasconde però TANTE postille e complicazioni.

Infatti, per poter usufruire della detrazione pari al 75%, oltre al rimuovere una vasca mettendo una nuova doccia a filo pavimento, (non sempre facilmente installabile in bagni esistenti), o al cambio della vecchia vasca con una vasca con sportello, occorrono una serie di altri interventi, che faranno sicuramente lievitare il costo rispetto una sostituzione vasca/doccia standard. 

 

Ad esempio se il costo di una sostituzione vasca con doccia, si aggira in media sui 2.390€/2700€, per avere tutte le carte in regola e ricevere lo sconto del 75%, occorrerà spendere di più per avere tutti i requistiti che consentano di accedere al bonus, sempre sperando di essersi affidati a professionisti che non commettano errori di valutazione solo per portare a casa un nuovo contratto. Infatti ricordiamo che E’ IL PROPRIETARIO DELL’IMMOBILE e non l’azienda che esegue i lavori a richiedere la detrazione ed è sempre IL PROPRIETARIO il responsabile in caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, la quale può richiedere l’intero importo detratto con aggiunta di una cospicua ammenda.

 

Di conseguenza, se non è stata fatta un’accurata verifica, da parte di tecnici professionisti che certificano che l’intervento ha tutti i requisiti per accedere al bonus, in caso di errori il rischio sarà di restituire l’intersa somma detratta.

 

ARRIVATI FIN QUI SPERIAMO DI AVERVI FATTO RIFLETTERE.

 

Nessuno a questo mondo che abbia un’attività commerciale lavora senza un guadagno. 

 

Sono anni che ci occupiamo di ristrutturazioni più o meno grandi, non siamo un call center ma ci mettiamo sempre “la faccia” per questo vogliamo essere più chiari e trasparenti possibili con i ns. Clienti. Forse perderemo qualche commessa, ma vogliamo accompagnare i ns. Clienti in una scelta corretta, consapevole e che li porti a realizzare la casa/il bagno dei propri sogni beneficiando dei giusti incentivi senza spiacevoli sorprese.

 

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